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Il mio approccio

Persona

La

"Le faccio una domanda dottoressa: pensare di essere l'ultimo sano di mente sulla terra, vuol dire essere pazzo? Perché se è così, io sono pazzo".

LA TERAPIA

Se davvero la sofferenza impartisse lezioni, il mondo sarebbe popolato da soli saggi. E invece il dolore non ha nulla da insegnare a chi non trova il coraggio e la forza di starlo ad ascoltare. (C.G.Jung)

Come lavoro?

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La nostra società è dominata sempre più dalla cultura dell’apparire, dell’avere, del successo, della velocità, del “chi si ferma è perduto”, del dover fare tutto senza rinunciare a niente. Tutto questo si pone in contraddizione con quanto una psicoterapia richiede: fermarsi a riflettere, con pazienza, rispetto, attenzione e interesse, su cosa stia accadendo dentro di sé.

La psicoterapia allena a pensare ed a elaborare i propri dolori mentali, senza mai fare sentire solo, diretto o giudicato chi intraprende questo percorso. Il lavoro psicoanalitico permette di fare emergere e di elaborare i nuclei dolorosi, a volte sabotanti che bloccano le persone a fasi non attuali ed infelici della propria vita togliendo energia e speranza per il futuro.

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Il metodo Psicoanalitico freudiano: in cosa consiste

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La psicoanalisi non si occupa di disturbi o patologie (sebbene si occupi di curarle), ma di persone che esprimono, attraverso il sintomo, un conflitto di cui non sono a conoscenza. In questi termini il sintomo può essere visto come una soluzione di compromesso all’interno del conflitto, soluzione che è divenuta a sua volta fonte di disagio. Come la febbre è la reazione dell’organismo ad un’infezione, necessaria per combattere l’infezione stessa, il sintomo psichico è a sua volta la reazione psichica ad un disequilibrio inconscio.

Secondo il metodo psicoanalitico, a differenza dell’impostazione medica, un percorso di psicoterapia non mira ad una “restitutio ad integrum”, ovvero a ristabilire le condizioni precedenti l’inizio del sintomo o del disagio. Nella psicoanalisi, il terapeuta aiuta il paziente ad incontrare, proprio nella sua sofferenza e nel suo sintomo, la propria verità soggettiva, e a farla parlare quando chiede di essere ascoltata.

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SU COSA SI BASA L'APPROCCIO PSICOANALITICO?

La psicoanalisi è un approccio terapeutico basato sulla constatazione che gli individui sono spesso inconsapevoli di molti degli elementi alla base delle proprie emozioni e dei propri comportamenti.

Questi fattori inconsci possono essere fonte di difficoltà, che si manifesta a volte sotto forma di sintomi riconoscibili, altre volte attraverso tratti di personalità problematici, difficoltà lavorative, affettive o relazionali, disturbi dell'umore o dell'autostima. Una psicoterapia psicoanalitica cerca di scoprire le origini profonde ed inconsce del conflitto da cui il sintomo ha tratto energia restituendo così all’individuo la libertà di trovare soluzioni più adeguate.

in che cosa si differenzia dagli altri approcci?

  • La psicoanalisi è un trattamento a medio/lungo termine, e i suoi risultati sono spesso duraturi, con effetti positivi che di solito continuano a realizzarsi negli anni seguenti il completamento del trattamento

  • Ciò che permette alla psicoanalisi di essere efficace è la possibilità di comprensione di se stessi nel contesto di una relazione terapeutica

  • I pazienti spesso si sdraiano sul divano: questo favorisce il fluire del pensiero, l'esperienza emotiva e la riflessione su di sé, e permette ugualmente la possibilità di mantenere la propria intimità ed entrare in contatto con il terapeuta.

CHE SINTOMI DEVO AVERE?

Non è necessario siano presenti sintomi particolari o malesseri evidenti per decidere di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica, in quanto il beneficio fondamentale risiede nell’esplorazione del proprio mondo interiore e delle modalità attraverso le quali si è soliti instaurare relazioni nel mondo esterno. Il desiderio di conoscersi più approfonditamente e la possibilità di “funzionare” meglio in vari ambiti della vita rappresentano una motivazione fondamentale che va al di là della presenza di un particolare sintomo. 

QUALE IL RISULTATO?

Al centro del lavoro psicoanalitico c’è il rapporto tra l'analista e il paziente: è evidente quanto la complessità tipica di una relazione di questo genere rischi di essere sminuita dal tentativo di ricercare variabili considerate utili a fini di ricerca. Nonostante ciò, in anni recenti un certo numero di gruppi di ricerca ha sviluppato studi sempre più sofisticati riguardanti i risultati ottenuti dal trattamento psicoanalitico e alcune misurazioni statistiche hanno permesso di ottenere confronti più attendibili tra gli studi sui risultati ottenuti attraverso metodi di trattamento diversi.

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